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Il governo italiano ha deciso di posticipare le misure di riorganizzazione del gioco terrestre e le riforme fiscali correlate fino ad agosto 2026. La decisione è stata presa in seguito alla richiesta presentata dall’onorevole Mariangela Matera (Fratelli d’Italia) al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) di estendere il termine del Decreto di Riorganizzazione del Gioco Italiano da 24 a 36 mesi, al fine di consentire alle autorità regionali di definire i termini per la finalizzazione dell’allocazione del bilancio.

Nonostante mesi di discussioni, le autorità regionali italiane non ha ancora deciso come il decreto di riorganizzazione distribuirà le tasse condivise per applicare i cambiamenti normativi su larga scala richiesti dal governo federale.

Il decreto prevede di semplificare la regolamentazione delle sale da gioco terrestri tramite l’adozione di un quadro normativo nazionale. Le nuove normative imporranno limiti di distanza obbligatori da luoghi sensibili e ridurranno la saturazione del mercato. Allo stesso tempo, saranno applicate misure più severe per promuovere il gioco responsabile, come l’obbligo di identificazione del giocatore per tutti i giochi con le slot machine e l’integrazione con i registri nazionali di esclusione, al fine di modernizzare la protezione dei consumatori nel settore terrestre.

Per applicare tali cambiamenti, i governi locali avranno diritto a una quota delle entrate fiscali derivanti dal gioco pari al 5% dell’imposta sul reddito delle licenze, che genererà circa 300 milioni di euro all’anno, necessari a compensare i costi sociali e finanziare i servizi di supporto alla dipendenza. I compiti di pianificazione, supervisione e prevenzione saranno più chiaramente definiti e affidati ai governi regionali, sebbene questi non avranno il potere di rilasciare licenze.

Nonostante il rinvio, le riforme previste dal Decreto di Riorganizzazione sono garantite dalla Conferenza Unificata (CU), l’organo che rappresenta i 20 governi regionali e i 345 consigli comunali italiani. La Conferenza ha raccomandato che sia necessario un rinvio per coordinare le misure fiscali con la prossima legge di bilancio. La Conferenza ha sottolineato che gli sforzi di riforma devono rimanere coerenti con gli obiettivi nazionali, pur riconoscendo l’importanza di garantire un adeguato spazio di attuazione locale e di finanziamento.

Fondamentalmente, la Legge di Bilancio 2026 dovrà prevedere nuove coperture finanziarie per supportare l’applicazione del Decreto. Senza questo sostegno di bilancio, non sarà possibile emanare decreti legislativi relativi alla redistribuzione fiscale, al rilascio di licenze o all’applicazione delle normative. Pertanto, il rinvio offre il tempo necessario per definire gli strumenti di finanziamento e garantire impegni finanziari a lungo termine.

L’onorevole Mariangela Matera, promotrice dell’emendamento, ha difeso l’estensione: “Non stiamo cancellando la riforma, ma la stiamo rafforzando, concedendo tempo per garantire il coordinamento finanziario e istituzionale di cui ha bisogno. Si tratta di garantire equità tra le regioni e di fornire un sistema efficace.” Ha inoltre osservato che “senza garanzie di bilancio chiare, accelerare l’attuazione creerebbe squilibri e indebolirebbe l’impatto della riforma.”

Parallelamente, il rinvio consente al governo di avviare discussioni sulla revisione delle pene penali e amministrative relative alle violazioni delle normative sul gioco d’azzardo. L’attuale quadro sanzionatorio è considerato obsoleto e frammentato, pertanto i legislatori intendono introdurre un sistema più unificato e deterrente che si applichi sia al settore terrestre che a quello online.

Secondo la relazione esplicativa, l’obiettivo è “determinare una disciplina organica, più efficace e con maggiore forza preventiva e dissuasiva”.

Il nuovo calendario mira a garantire che il Decreto di Riorganizzazione possa essere attuato con il supporto finanziario, istituzionale e una base giuridica modernizzata, consentendo al governo di rendere la legislazione sul gioco a prova di futuro senza compromettere la stabilità regionale o fiscale.

Sofia Torchio
Sofia Torchio – Esperto di iGaming

Il rinvio delle riforme sul gioco terrestre in Italia riflette una crescente consapevolezza della necessità di trovare un equilibrio tra innovazione normativa e sostenibilità economica. Questo periodo di transizione offre alle autorità regionali l’opportunità di adeguarsi alle nuove direttive, garantendo nel contempo che le misure siano finanziariamente sostenibili e istituzionalmente coordinate. È essenziale che il settore mantenga un dialogo costruttivo con i legislatori per garantire che le riforme rispondano efficacemente alle sfide contemporanee del gioco responsabile e della protezione dei consumatori.

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