Fabio A. Bufalini, Country Director di Stake Italy, ha analizzato i profondi cambiamenti che stanno ridefinendo il mercato del gioco online in Italia. Secondo il manager, il nuovo bando per le concessioni segna il passaggio verso un ambiente più solido, trasparente e rigidamente regolamentato.
Con il nuovo regime di licenze, valido per nove anni, il costo è salito a 7 milioni di euro per ogni concessione, contro i 200.000 € richiesti in passato. Bufalini ha spiegato che questa barriera di ingresso ridurrà drasticamente il numero di operatori, favorendo la presenza di grandi brand solidi e affidabili.
Le principali novità normative
Bufalini ha evidenziato quattro cambiamenti cruciali:
- Standard tecnologici avanzati con monitoraggio in tempo reale e conformità basata su IA.
- Un solo dominio per licenza, che elimina i modelli multi-brand.
- Maggiore collaborazione tra ADM e forze dell’ordine per contrastare evasione e illegalità.
- Revisione del divieto di pubblicità introdotto dal Decreto Dignità, giudicato inefficace e controproducente.
Secondo il direttore di Stake Italy, il divieto assoluto di pubblicità ha reso difficile distinguere gli operatori legali, incentivando invece la crescita del mercato nero.
Opportunità e consolidamento
Bufalini ha sottolineato che la nuova fase offre grandi opportunità a chi saprà adattarsi. La durata delle licenze garantisce stabilità e prevedibilità, permettendo investimenti sostenibili.
Le previsioni parlano di una riduzione degli operatori da oltre 80 a circa 30–35, con conseguente consolidamento del settore. Bufalini ha ricordato che il mercato italiano dell’iGaming vale già oltre 5,5 miliardi di euro di ricavi lordi e continuerà a crescere, premiando soprattutto chi riuscirà a innovare prodotti ed esperienze di gioco.
Un approccio “compliance-first”
Per resistere ai futuri cambiamenti regolatori, secondo Bufalini gli operatori devono adottare un approccio proattivo, basato su:
- attenzione al gioco responsabile,
- prevenzione del riciclaggio,
- protezione dei consumatori.
Chi saprà distinguersi come marchio sicuro e conforme, spiega, potrà consolidare la propria leadership nel mercato.
Il fallimento del Decreto Dignità
Bufalini è stato molto critico nei confronti del Decreto Dignità del 2018, definendolo un provvedimento che non ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Invece di tutelare i giocatori, ha reso gli operatori legali meno competitivi e favorito la diffusione del gioco illegale.
Ha aggiunto che il superamento del divieto totale sarebbe positivo, a patto di introdurre regole pubblicitarie costruttive e mirate al gioco responsabile. Questo approccio, già previsto nel nuovo bando, rappresenta secondo lui un primo passo importante verso un mercato più equilibrato.
Stake e le prospettive internazionali
Infine, Bufalini ha sottolineato l’importanza di eventi come l’SBC Summit, definiti occasioni fondamentali per operatori, regolatori e fornitori. Per Stake, si tratta di un momento chiave per consolidare il brand stake.it, in fase di lancio ufficiale sul mercato italiano.

Bufalini coglie un punto centrale: il Decreto Dignità non ha protetto i giocatori, ma ha favorito l’illegalità. La sua analisi dimostra come la nuova regolamentazione, pur dura e selettiva, possa rafforzare il mercato legale italiano. Stabilità, innovazione e pubblicità responsabile sono gli strumenti chiave per creare un settore sostenibile, capace di garantire crescita e tutela sociale allo stesso tempo.